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    Ultraviolette F77: un record tutto indiano

    Il viaggio della e-moto da Chennai a Leh-Ladakh (e ritorno) è entrato nella storia come la prima moto elettrica indiana a entrare nel "libro dei Record dell'India" e nel "libro dei Record dell'Asia".

    Una spedizione di 6.727 km attraverso l’India da Chennai a Leh-Ladakh (e ritorno) su una Ultraviolette ha valso a Baala Manikanda, un fotografo e blogger appassionato di motociclette, e alla F77 Recon del marchio indiano l’iscrizione nell’India’s Record Book e nell’Asia Book Record nella categoria record di percorrenza massima su una moto elettrica.

    Il viaggio è iniziato il 21 maggio 2023 da Chennai, una città sulla costa est della penisola indiana, e si è snodato in direzione nord fino fino a Leh, una cittadina di 27mila abitanti a 3.486 metri di quota nel territorio montagnoso del Ladak. Riposizionato il cupolino verso sud Baala Manikanda è arrivato 22 giorni dopo, il 12 giugno 2023 a Bangalore, megalopoli di 8,5 milioni di abitanti più o meno alla stessa latitudine di Chennai ma 900 metri più in alto.

    Ultraviolette F77 record india
    Il percorso più veloce Chennai-Leh-Bangalore tracciato da GoogleMaps (5.227 Km)

    Cosa sappiamo del viaggio della Ultraviolette

    Ultraviolette F77 record india
    Instagram: @ultraviolette_automotive

    Asia Book Record certifica 6.727 km in 22 giorni, 7 ore e 15 minuti, una media di circa 305 chilometri al giorno.

    Stando a quanto diffuso dalla casa Ultraviolette su Instagram sono stati consumati 311,553 kWh (3,11,533 Wh nell’inutilmente complicato sistema di numerazione indiano) mentre l’energia recuperata è stata di circa 10 kWh. Il dati dunque fanno intuire un rispettabilissimo consumo di 46 Wh/km e un recupero del 3,3%, molto alto per un viaggio di questo tipo.

    La F77 Recon ha dovuto combattere con il meteo indiano ma anche con la grande variabilità delle zone climatiche. Se a Chennai e in larga parte del centro del paese c’è un clima tropicale, alcune zone (come Bangalore) sono semi-aride, altre sono subtropicali-umide ed infine il Ladak è decisamente un clima montano.

    Il viaggio ha registrato quindi un range di temperature molto vario, tra i +45 °C di picco massimo a -15 °C di minimo. In generale, considerando la stagione, si può svalutare che la maggior parte del percorso sia stato fatto con temperature medie tra i 25 e i 30 gradi centigradi, non proprio condizioni favorevoli per l’autonomia della batteria.

    A pesare, è proprio il caso di dirlo, sull’autonomia ci sono stati, oltre ai 158 Kg della F77, 55 Kg di bagagli e attrezzatura e, ovviamente, il peso di Baala (che non sembra affatto un fuscello).

    Infine dobbiamo anche accennare alla variabilità del terreno. Nell’immaginario collettivo l’India non è un Paese noto per le sue strade, però, possiamo affermare che le principali arterie sulla direttrice percorsa sono ben asfaltate. Discorso diverso si deve fare quelle secondarie che invece spesso sono in cattive condizioni, se non sterrate.

    Cosa dimostra questo record

    L’avventura di Baala Manikanda è sicuramente un “record” certificato, anche se vale solo per l’Asia può essere di ispirazione, come del resto è stato quello (mondiale) di Timothy Marchinda che nel 2022 ha percorso 25mila chilometri in 42 giorni (media giornaliera 595 Km) a bordo di una Zero.

    Se da una parte la stragrande maggioranza dei record di questo tipo raccontano poco oltre alla forza di volontà delle persone che li hanno realizzati, dall’altra c’è sempre quella componente dimostrativa che non è banale.

    Non conosciamo il numero di ricariche ma con un’autonomia massima (dichiarata) di 307 Km e un tempo di ricarica della batteria (da 10.3 kWh) che si attesta intorno alle 5-6 ore, il buon Baala deve aver avuto un gran da fare per dominare l’itinerario anche per la scarsità di stazioni di ricarica degne di questo nome. Vero anche che il Governo dice di voler puntare molto sull’elettrico (Ansa, 11.9.2023) ma la realtà è quasi sempre l’opposto delle dichiarazioni dei politici, anche in India.

    Ciononostante la buona operazione di marketing che ha visto al centro la Ultraviolette F77 ha in qualche modo affermato che, ad avere tempo e pazienza, si possono fare tantissimi chilometri in modalità elettrica in condizioni non favorevoli, in un Paese ancora lontano da questo tipo di tecnologie, con un mezzo di concezione nostrana dal prezzo contenuto (l’equivalente al cambio attuale di circa 5mila euro, costo con cui potrebbe entrare nel mercato europeo prima della fine dell’anno).

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