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    Electric Ladyland: una follia sfacciatamente classic-rock

    Il progetto di Jürgen Becker nasce dall'ultimo album in studio di Jimi Hendrix, Electric Ladyland, e fa rinascere in chiave elettrica una Minsk M1A del 1955

    Jürgen Becker, noto comico e attore di Colonia, Germania, ha dimostrato negli anni di essere appassionato di motori e motociclette. Il comico ha recentemente dato nuova vita a “Electric Ladyland” una Minsk M1A del 1955, originariamente destinata alla rottamazione, trasformandola in una motocicletta elettrica dal sapore vintage.

    La M1A (o più esattamente una DKR RT prodotta a Mosca con il marchio M1A, N.d.R.) della casa bielorussa tutt’ora in attività Minsk, è stata trasformata così da Jürgen Becker e dal suo team per diventare di fatto un’opera unica che unisce l’elettrico all’antico.

    Electric Ladyland: qualche dato tecnico

    La moto è stata completamente ristrutturata e il motore termico due cilindri è stato sostituito con un motore elettrico progettato in modo da ricordare i leggendari motori a quattro cilindri montati longitudinalmente di marchi come Henderson e Indian.

    La batteria da 45 Ah integrata in un alloggiamento a coste in stile industriale, decorato con vecchi isolatori che richiamano il design dei primi impianti elettrici.

    Il motore elettrico è nascosto in un blocco metallico grezzo costruito ad hoc, un “intruso” che combina elementi stilistici jet-age e scritte amrican old style. Il motore, posizionato in modo creativo sul lato destro della moto, è un’unità compatta Revolt RV120 da 10 kW (14 CV) in grado di spingere la Electric Ladyland alla velocità massima di 100 Km/h.

    Il telaio, le sospensioni e le ruote della Minsk sono rimasti originali ma rinnovati. Nuovi pneumatici sono stati montati sui cerchi da 19 pollici, mentre i freni anteriori e posteriori a tamburo sono stati ricostruiti con cavi nuovi.

    La moto presenta dettagli unici, come un faro customizzato, un tachimetro Daytona retroillumiato e una luce di posizione posteriore recuperata da una vecchia roulotte.

    Un tocco di rock’n’roll (letteralmente) è stato aggiunto inserendo la presa jack di una chitarra sulla parte laterale della moto che funge sostanzialmente da chiave di accensione.

    Jürgen Becker crede che questa iniziativa “possa ispirare altri appassionati di motociclette a convertire vecchie moto in versioni elettriche, unendo il fascino del passato alle potenzialità dell’energia elettrica”.

    Indubbiamente il mezzo è destinato a rimanere un “esercizio di stile” che può o meno piacere per l’estetica e, sicuramente, trova insormontabili ostacoli alla messa in strada in Paesi, come l’Italia, dove la legislazione non è così permissiva come la Germania. Quel che è vero è che se l’elettrico non ha ancora fatto breccia nel mercato per la massa l’interesse potrebbe accendersi anche grazie a questi progetti originali e a customizzazioni, un po’ come è avvenuto per il segmento delle café-racer.

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